Salta al contenuto principale

Mitsubishi Electric raffresca il nuovo polo dell’innovazione bolognese

Immagine
1011
Mondo Mitsubishi Electric

Tecnopolo ospiterà uno dei più grandi supercomputer al mondo il cui clima sarà garantito dalle unità dell’azienda giapponese per la massima efficienza e ridotto impatto ambientale

Il complesso immobiliare dell'ex Manifattura Tabacchi, realizzato negli anni '50-60 e ora di proprietà della Regione Emilia-Romagna, diventerà la sede del nuovo Tecnopolo di Bologna. Il progetto, frutto di un concorso internazionale, recupererà alcune delle strutture esistenti e costruirà nuovi edifici, su una superficie totale di oltre 100mila metri quadrati. Il nuovo Tecnopolo sarà un centro per l'innovazione e la sperimentazione e ospiterà istituzioni (agenzie della Regione, ENEA, Istituti Ortopedici Rizzoli), laboratori di ricerca, la nuova Agenzia nazionale per la meteorologia e la climatologia (ItaliaMeteo) e il data center del Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine, configurandosi come hub europeo della ricerca sul cambiamento climatico.

Il Tecnopolo bolognese è stato scelto per ospitare uno dei più grandi supercomputer al mondo: il nuovo Data Center del Centro Europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine - ECMWF. Questo supporterà le attività del Centro nell’elaborazione di modelli numerici di previsione metereologica. Il progetto è sostenuto dal Governo italiano che lo finanziato con 40 milioni di euro, e supportato da importanti istituzioni e agenzie nazionali. Con la scelta di Bologna come nuova sede del Data Center ECMWF è stato confermato il successo dalla Regione Emilia-Romagna nei settori della ricerca industriale e tecnologica e dell’elaborazione dei dati. Qui infatti si concentra già oggi il 70% della capacità di calcolo e di storage nazionale, grazie alla presenza di numerosi istituti di ricerca.

Il comfort negli uffici del Tecnopolo e il raffreddamento del data center ECMWF sono gestiti da un unico impianto congiunto, progettato per garantire massima efficienza e ridotto impatto ambientale. Nel dettaglio sono previste 28 unità Close Control condensate ad acqua di Mitsubishi Electric a marchio RC w-NEXT 2 K 180 a servizio delle sale server, 2 pompe di calore NX-W/ N 0262, 2 pompe di calore polivalenti NECS-W/ Q 0904, 3 UTA WZ-E per la climatizzazione estiva ed invernale degli uffici e 9 refrigeratori di liquido vite inverter con sorgente aria RC I-FR-G05-Z/E/S 3602 dedicate al raffreddamento del supercomputer. Il progetto si basa su un anello liquido freddo a servizio del datacenter, che alimenta i close control e funge anche da sorgente per le pompe di calore. Queste ultime in inverno smaltiscono il carico freddo direttamente sull’anello, diminuendo la richiesta di raffreddamento, mentre nei picchi estivi sono supportate dai gruppi frigoriferi, qui appositamente selezionati con refrigerante di nuova generazione R513A a ridotto GWP (Global Warming Potential) e ad impatto zero sullo strato di ozono. La produzione frigorifera centralizzata e la presenza dell’anello liquido freddo consentono una forte riduzione dei consumi elettrici totali dell’edificio. Inoltre, la gestione delle diverse unità avviene tramite sistema ClimaPRO che consente di mantenere il PUE medio stagionale del data center al di sotto di 1,5, scegliendo di volta in volta la sorgente migliore.

Share this article: